Crema

SPINADESCO

Pesca di frodo sul canale navigabile

Sequestrate due reti e allontanati quattro romeni, sul posto guardie volontarie e provinciale

Pesca di frodo sul canale navigabile

Una delle reti da pesca abusive sequestrate

SPINADESCO — Pescatori di frodo ancora in azione, stavolta lungo il canale navigabile. Sono infatti state recuperate due reti, grazie alla segnalazione del consigliere comunale e consigliere Fipsas Elvio Mostosi. I fatti risalgono alla serata di sabato, quando verso le 22 Mostosi ha riferito di individui sospetti che si aggiravano appunto sul canale navigabile. Alcuni residenti li avevano inoltre visti mentre calavano reti in acqua. La segnalazione è stata girata anche a Fabio Guarreschi dell’associazione ‘Il Nibbio’, che si è recato subito sul posto in rinforzo. Successivamente anche il comandante della polizia provinciale di Cremona, Mauro Barborini, dopo essere stato interpellato dalla Fipsas, ha mandato una pattuglia a Spinadesco. Nel frattempo Guarreschi e Mostosi hanno identificato i quattro pescatori, di nazionalità romena e residenti a Genova, che avevano effettivamente calato le reti. Gli stranieri hanno ammesso il fatto anche perché trovati proprio nelle vicinanze di una delle reti, che è stata recuperata e sequestrata. Si trattava di un tramaglio lungo circa 60 metri, con all’interno alcuni pesci che sono stati liberati. Una seconda rete è stata rimossa durante la mattinata successiva dalle guardie Fipsas in servizio sul campo gara e, anche se non ci sono certezze, si suppone appartenesse agli stessi soggetti. Grazie alla sinergia fra guardie volontarie e forze dell’ordine i quattro sono stati sanzionati e si suppone che, almeno per un po’, presteranno maggiore attenzione, sapendo che i controlli sono sempre più costanti. Nel frattempo, anche se molto meno rispetto ai mesi scorsi, le segnalazioni relative a pescatori di frodo proseguono anche lungo il Po, in particolare nella zona della Bassa Piacentina. Nonostante il divieto di pesca professionale stabilito fino al 31 dicembre nella provincia emiliana, i volontari hanno pizzicato altri stranieri con regolare licenza professionale fra Caorso e Monticelli. Però non sono stati colti sul fatto. 

26 Ottobre 2015